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Una panchina verde per ascoltare i ragazzi

Il 54% degli adolescenti pensa che gli adulti non li capiscano. Il 45% dei genitori ammette di non riuscire a comprendere i giovani. È sufficiente questo dato d’opinione per comprendere quanto sia necessario favorire l’ascolto di ragazzi e ragazze e promuovere il loro protagonismo.

La panchina rappresenta un luogo simbolico, un punto d’incontro, un invito al dialogo aperto e sincero dove i ragazzi e le ragazze possono esprimere senza filtri le loro emozioni, le loro paure e sentirsi finalmente compresi e ascoltati. Per questo, da un confronto aperto con loro, è nata l’idea di realizzare una panchina verde come simbolo del contrasto al disagio degli adolescenti.

Ma perché proprio una panchina verde? Il verde è un colore che evoca la serenità e la speranza ma la panchina ha l’aggiunta di uno slash arancione che richiama la campagna, come contrasto cromatico a voler rappresentare emozioni spesso contrapposte. Così come la panchina rossa è diventata negli anni il simbolo del contrasto alla violenza di genere, in un mondo in cui spesso gli adolescenti si sentono isolati o non compresi, la panchina verde diventa così il simbolo di una comunità che li accoglie, li ascolta e li valorizza

non sono emergenza

L’esperimento è già riuscito lo scorso luglio durante la presentazione della campagna al Giffoni Film Festival, dove centinaia di ragazzi e ragazze hanno utilizzato la panchina verde come punto di ritrovo, condividendo le loro foto e riflessioni sui social attraverso l’hashtag #nonsonoemergenza. In quell’occasione hanno avuto anche l’opportunità di spedire una cartolina speciale a sé stessi da grandi, condividendo preoccupazioni, speranze e sogni per il futuro.

La panchina verde riprenderà il suo viaggio a Biella l’8 ottobre in occasione del primo dei tre eventi territoriali promossi nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile da Con i Bambini, Acri, Fondazioni e Ordine dei giornalisti per portare il tema del disagio degli adolescenti all’attenzione delle comunità educanti e del mondo dell’informazione.

La panchina sarà accessibile a tutti i ragazzi e le ragazze che vorranno sedersi per parlare, raccontare le proprie esperienze o semplicemente ascoltare quelle degli altri, ma anche agli adulti che vorranno fermarsi, aprendo uno spazio di dialogo tra generazioni. Allo stesso tempo, i ragazzi e le ragazze avranno la possibilità di condividere i propri sogni. Dal sito della campagna è possibile inviare una cartolina virtuale a se stessi da grandi. Ne vogliamo raccogliere tante, perché è sempre più necessario riempire la realtà con i sogni delle nuove generazioni. (https://www.nonsonoemergenza.it/invia-la-tua-cartolina/).

La panchina e la cartolina sono strumenti di ascolto attivo e simboli di un impegno collettivo verso il benessere dei giovani, di cui la campagna “Non Sono Emergenza” si fa promotrice, coinvolgendo istituzioni, scuole, organizzazioni di Terzo settore, mondo dell’informazione, della cultura e dello sport, imprese e tutti coloro che credono nell’importanza di questo tema. I giovani non possono essere un’emergenza, ma sono una risorsa preziosa da valorizzare e meritano attenzione, impegno e cura.

L’invito è rivolto a tutti i partner della campagna e ad altri enti che intendo aderire (comuni, scuole, fondazioni, terzo settore, biblioteche, centri e società sportive, parrocchie, imprese e tutti coloro che condividono gli obiettivi della campagna partecipativa) ad adottare e installare una panchina verde nel proprio territorio. Per maggiori informazioni scriveteci a: info@nonsonoemergenza.it.